Lo scorso fine settimana abbiamo cambiato nuovamente l’orologio, portandolo avanti di un’ora e dormendo un’ora in meno. Volenti o nolenti, dobbiamo farlo. C’è chi invece vorrebbe abolirla l’ora solare, queste sono le ultime voci che si hanno sia dalla Baviera che dalla città di Bruxelles.
Ogni anno a Bruxelles si fa sempre più evidente la resistenza dei parlamentari europei al cambiamento di orario a marzo e ottobre. Molti deputati europei di diversi Paesi, tra cui Germania, Austria, Repubblica Ceca e Svezia, vogliono usare i loro mezzi parlamentari per far pressione sulla Commissione europea e far abolire il cambio dell’ora. Su richiesta, i rappresentanti europei hanno subito ricevuto un influente sostegno dalla Baviera sotto la rappresentanza del vice primo Ministro Ilse Aigner, la quale ha già avanzato richiesta di abolizione del cambio d’ora presso la Commissione. Sembra che questo abbia dato una piccola svolta, ci comunica l’eurodeputato tedesco: il Commissario europeo del mercato interno ha promesso il suo pieno sostegno al vice primo Ministro.
Quali sono i motivi del cambiamento?
Per dirla in breve: molte persone sono indisposte da questo cambio d’ora semestrale e c’è chi propone di pensionare definitivamente la vecchia ora solare per adottare tutto l’anno l’ora legale. Tra i maggiori promotori dell’iniziativa c’è la Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti) che si appella ai risultati di un sondaggio del 2008, in cui l’80% degli italiani avrebbero dato il loro consenso per l’abolizione dell’ora solare. Anche in Germania sembra che i due terzi dei tedeschi siano dello stesso parere, secondo un sondaggio del servizio sanitario nazionale DAK, il quale ci riporta come la percentuale annua dei pazienti con problemi al cuore aumenti proprio nei primi giorni successivi al cambio d’ora, arrivando al 25%. Il vice primo Ministro tedesco, Ilse Aigner, riassume in questo modo l’inutilità del cambio d’ora: “Una regola non è buona giusto perché è diventata un’abitudine. Non lo è per niente soprattutto se è un’abitudine fastidiosa da cui non se ne trae alcun beneficio.”
Ora solare introdotta nel 1980 per il risparmio energetico
L’obiettivo del risparmio energetico con l’introduzione dell’ora solare non è mai stato raggiunto. A giudizio dei deputati europei più esperti in materia, non c’è un solo studio stimabile che possa dimostrare l’effettivo risparmio energetico ricavato dal cambio dell’ora. Al contrario, una gran parte della popolazione risente del fastidioso avanti e indietro dell’orologio a marzo e poi di nuovo a ottobre.
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